Giardino della memoria

Oggi proprio alle porte del paese, dove c’era una discarica, è nato “Il Giardino della Memoria”, voluto dal Centro studi intitolato a Li Puma, grazie al lavoro dei volontari di Legambiente – nove ragazzi arrivati da tutta Italia – che per quindici giorni hanno ripulito l’area e liberato alcuni alberi di mandorlo da piante infestanti.
Nel segno della legalità e dell’educazione ambientale, gli alberi liberati dalle erbacce da oggi hanno un nome: si chiamano Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Pio La Torre, Peppino Impastato, Giuseppe Di Matteo e Giuseppina Savoca.