SPECIALE TRADIZIONI POPOLARI
La vocazione della borgata Raffo , di diventare centro turistico , o meglio agrituristico , ci spinge a divulgare , gli usi i costumi e le tradizioni di una cultura antica.
Analizzando alcune usanze e credenze che ancora oggi in parte sopravvivono ,ci portano a considerare questa piccola borgata il paradiso della gente che la abita, che con la loro vita dura ma tranquilla e con il loro vivere scandito dall'alto senso della comunità ,dell'aiuto reciproco e dalla cooperazione una realtà incontaminata dove affiorano il senso di spiritualità , di religiosità , buone maniere , semplicità , laboriosità e condivisione di momenti di gioia e di dolore .
Il Ballo della Cordella è tipico delle cosiddette “Petralie”, nelle alte Madonie, in Provincia di Palermo.In questo itinerario viene raccontata la nascita di tale ballo folkloristico a Raffo, frazione di Petralia Soprana, dove nel corso di mezzo secolo, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, la ricostruzione post fascista viene accompagnata gioiosamente dall’apprendimento comunitario della Cordella, insegnata a tutti dal maestro Lio. “La vita di Raffo si vestiva così di un nuovo vigore, e si ungeva di un nuovo “collante” sociale
A Vecchia
La rappresentazione ha come palcoscenico il centro abitato della borgata di Raffo, uno dei Borghi più suggestivi del Comune di Petralia Soprana fatto di scalinate, e strette vie che si trasformano per l'occasione in un tipico ambiente agreste.
Tutto comincia nel pomeriggio dove giovani e anziani si riuniscono e truccano due persone in rappresentanza della befana e del marito di questa (U viecchiu) . a Vecchia con veste fino ai piedi , scialle sulle spalle ,fazzoletto in testa legato al mento , parrucca di lana bianca , viso cosparso di farina , tiene in mano una enorme conocchia piena di paglia , che viene sparsa per le varie case ; dalla conocchia pende il fuso legato con una grossa corda . U viecchiu , quasi gobbo , barbuto e malandato porta in spalla il famoso sacco di doni . Un ruolo importante riveste anche l'asino che per l'occasione viene adornato con pennacchi di svariati colori e sul dorso viene caricato da due grandi friscine che dovranno accogliere noci , mandorle ,mele e pere d'inverno a filare legate .cucchi e dolci natalizi e tutto quello che ognuno può dare . Compreso un bottiglione che serve per la raccolta del vino. Dopo questi preparativi si inizia il giro per vanedde e vanidduzzi della borgata di Raffo al grido di << oh Cumma' a vecchia passa>> finito il giro ci si riunisce nel grande salone dell'associazione per consumare quanto raccolto e per passare alcune ore in spensieratezza ,allegria e voglia di stare insieme .
L'impegno di tutti i partecipanti a realizzare questa manifestazione è un prezioso segno di testimonianza ed un desiderio a non perdere l'eredità del passato e a riconoscere le radici della nostra identità , cogliendo il segno dei tempi a darci la forza di proiettarci verso nuove dimensioni.
SAN GIUSEPPE